Michail Bulgakov, lo scrittore che pure aveva fatto studi di medicina e visse la prima parte di vita come medico nel Caucaso, lo ha saputo dire in modo ineccepibile “la lingua può nascondere la verità, ma gli occhi, mai!”.
Non è un caso che gli occhi possano rappresentare una delle vie privilegiate alla conoscenza del nostro stato di salute generale, anche quando la nostra capacità visiva non sembra minimamente insidiata o appena compromessa. Una visita dal medico oculista può fornire informazioni vitali, specie con l’avanzare dell’età, su molte malattie al momento silenti, infettive, autoimmuni, stati di ipertensione e colesterolo alto.
Molte malattie sistemiche e qualche indizio sul grado di gravità della situazione possono essere diagnosticate sul banco dell’oculista. Ci sono segnali che vanno raccolti tempestivamente, non trascurati già quando avvertiamo che qualcosa nella nostra visione corrente appare nuovo e diverso. Ma quali sono questi segnali?
Ebbene, capita talvolta di avvertire nello schermo visivo la presenza di qualcosa che potremmo definire i nostri UFO, oggetti volanti non identificati, che si presentano in forma come di mosche volanti, di filamenti che spazzano lo schermo, quasi fossero dei capelli di passaggio. Si tratta in genere di fenomeni riconducibili alla non perfetta trasparenza del dell’umor vitreo dell’occhio, che gli oculisti chiamano miodesopsia e che potremo fronteggiare in modo adeguato con tutta tranquillità, ma se il fenomeno è da ricondurre ad un problema ben più serio, quale il distacco del corpo vitreo, questo solo l’oculista potrà dircelo. E non si deve porre tempo in mezzo per comprendere se siamo al cospetto di un comune fenomeno degenerativo collegato al progredire dell’età che si risolve nel dover sopportare corpi mobili vaganti guardando sfondi chiari o il cielo sereno e non piuttosto una alterazione della struttura del vitreo, estesa, repentina, con effetto collasso e la comparsa di una opacità segnante davanti all’occhio con la compresenza, spesso, di lampi luminosi laterali.
Questi sono segnali premonitori, seppure con rare evoluzioni negative, di una possibile trazione sulla retina che sta collassando con rotture e magari successivo distacco.
In sintesi, quando i fenomeni sono improvvisi, quando c’è la sovrapposizione di flash luminosi è bene andare alla visita oculistica per escludere eventi pericolosi.
Altri sintomi che spesso tendiamo a sottovalutare e ricondurre a stanchezza, sonno arretrato, o magari alla irritazione da lenti a contatto, sono la lacrimazione eccessiva, gli occhi arrossati. In genere è così, ma se il problema nasce invece da una infiammazione della cornea, quella che va sotto il nome di cheratite, allora occorre intervenire con cure appropriate in modo tempestivo, quando tutto è più facile e risolvibile, senza rischiare di finire nelle paludi del rischio maggiore.
Spesso si ignora che palliativi casalinghi sono l’anticamera del rischio di ulcere corneali che formano cicatrici fronteggiabili solo con il trapianto di cornea. Un rischio grande per una trascuratezza colpevole, quando basta una visita tempestiva.
Tra gli altri effetti poco gradevoli che la vista ci può riservare, c’è il vedere doppio, da un occhio o da entrambi. La differente situazione porta in genere a diagnosi diverse, dal problema corneale nel primo caso, ad una malattia neurologica nel secondo, tanto più quando si avverta dolore o altri inconvenienti e allora si è al cospetto di una emergenza, di una urgenza.
Quando, guardandovi negli occhi, avete la sensazione di un diverso diametro delle pupille, seppure il caso non è tassativamente un indice di malattia, allora è bene fare un controllo dallo specialista, perché indaghi sulle cause di questa occorrenza che i medici chiamano anisocoria.
Infine è bene sapere che gli occhi, come il cuore, non dovrebbero fare mai male, un sintomo di dolore da lesione o trauma ha una ragione d’essere ma talvolta il dolore è segnale indicativo di patologie potenzialmente assai pericolose, quali la neurite del nervo ottico, che consiste in una grave infiammazione del nervo ottico che può avere evoluzioni irrimediabili se trascurata. Si presenta così, quasi nella metà dei casi, la sclerosi multipla. Anche il glaucoma ad angolo chiuso è portatore di una grave minaccia al bene della vista, un insulto con insorgenza improvvisa, acuta, dolorosa, che tuttavia ha un presidio proprio nella prevenzione attuata con visite oculistiche annuali nei casi a rischio, dalla familiarità, al diabete, dai miopi alle persone anziane.
Avere cura degli occhi, e una vista oculistica programmata è sufficiente, significa avere cura di sé, della qualità del nostro futuro perché, in fin dei conti, è lì che dovremo passare il resto della nostra vita.